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Sabato sera è stata costellata da due importanti successi per Bologna:
La squadra femminile di basket Progresso Matteiplast, per la seconda volta in tre stagioni, ha conquistato la promozione dalla serie A2 alla serie A1.
Lo spareggio giocato a Empoli in campo neutro contro la squadra vicentina di Alpo è stata però una vittoria a dir poco surreale: il Presidente Civolani, infatti, aveva già dichiarato, nella stessa giornata, che non avrebbe iscritto la squadra nella massima serie. Parole che, peraltro, erano già state pronunciate prima della partita decisiva. Ed è abbastanza intuibile come potessero sentirsi le giocatrici, l’allenatore e la tifoseria ascoltando quello che aveva detto la Società poche ore prima di entrare in campo.
Nonostante questo, nonostante la stagione travagliata con vicende turbolente, le ragazze sono state fantastiche e hanno saputo superare tutto con una grandissima prova, che porta orgoglio sportivo alla nostra città. Ed è per questo che non dobbiamo lasciarle sole, a cominciare dalle istituzioni (per questo ringrazio l’assessore allo sport che ha già fatto una appello a quanti in città volessero aiutare questa realtà a non azzerare ancora una volta il titolo conquistato).
E poi è stata la sera del Bologna Fc 1909 che ha vinto 3-2 contro il Napoli l’ultima partita della stagione, in uno stadio pieno a cantare cori dall’inizio alla fine per dire grazie a questi ragazzi e a questo allenatore che, grazie a una Società che ha rimediato a quell’inizio di stagione disastroso, ci hanno portato a chiudere il campionato al decimo posto, assolutamente impensabile fino a poco tempo fa.
É stata una serata speciale per il Dall’Ara anche perché per la prima volta in Italia è stata fatta una sperimentazione per rendere accessibile la partita allo stadio anche a un gruppo di tifose e tifosi ciechi e gravemente ipovedenti, che sono stati ospiti del Bologna in tribuna e hanno seguito la gara con l’assistenza di radiocronisti dedicati.
“Stadio par tótt” è il nome di questa iniziativa promossa dall’Associazione “W il Calcio!” e dall’Istituto dei Ciechi “Cavazza”, insieme al Bologna Fc 1909 e alla FIGC, per consentire a queste persone di vivere allo stadio “l’invisibile” essenziale della partita con strumenti personalizzati.
Grazie alle tecnologie in radiofrequenza messe a disposizione da Bologna Welcome, hanno assistito alla partita in un’area della tribuna, con due auricolari attraverso i quali hanno ascoltato il racconto live della partita fatto da radiocronisti dedicati a loro, vivendo l’emozione dei cori, l’esultanza ai goal, insomma tutte le emozioni che si possono vivere solo sugli spalti.
L’obiettivo dell’iniziativa è creare sempre più uno spazio accessibile, dove chiunque possa andare di persona a sostenere la propria squadra del cuore o a godersi lo spettacolo del calcio, a prescindere da limitazioni fisiche, sensoriali o intellettive.
Grazie alla collaborazione della FIGC, la sperimentazione sarà ripetuta e affinata il 16 e il 19 giugno in occasione delle partite Italia-Spagna e Italia-Polonia in programma sempre al Dall’Ara per il Campionato Europeo Under 21.
Sempre nel weekend è poi arrivato un altro successo per il vivaio rossoblu: dopo la promozione della Primavera e la conquista del torneo di Viareggio, il Bologna è campione d’Italia con la squadra Under 13, che ha vinto la manifestazione del settore giovanile e scolastico della FIGC riservata alle formazioni esordienti dei club professionistici.
E poi arriviamo alla domenica: la pioggia non ha fermato la quarantesima edizione della StraBologna: in via Rizzoli, al momento della partenza, davanti alla fascia tricolore dell’assessore Matteo Lepore, eravamo in 22mila. Con le nostre magliette verdi e qualche k-way, per correre o camminare per le vie del centro.
E alla fine, sul palco per le premiazioni, sono stati donati due assegni da 5mila euro l’uno per la Casa delle Donne per non subire violenza e per il progetto Oplà. Una grande manifestazione voluta e organizzata da UISP, con la collaborazione di numerosi partners e del Comune di Bologna.
La dirompente forza dello sport, che quando si fa sociale diventa più bello, ha visto Bologna ancora una volta protagonista.
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