Leggi il testo e guarda il video della mia replica al termine del dibattito in aula di Consiglio sull'OdG presentato e approvato
Grazie Presidente. Grazie per tutti gli interventi dei colleghi e delle colleghe, che hanno reso questo dibattito particolarmente "vispo", per usare un termine garbato. In Commissione questo ordine del giorno si è discusso, io ho apprezzato moltissimo gli interventi di tutte le forze politiche, così come ho apprezzato le sottoscrizioni su questo ordine del giorno, che fin dall’inizio è nato con il chiaro intento di raccogliere una condivisione. Attenzione, non di trovare un accordo, ma di raccogliere una condivisione sul tema, perché credo che temi come questo, che riguardano la salute pubblica, la sanità della nostra città e non solo, sia necessaria una condivisione, proprio sapendo bene che a gestire un centro importante come il BLQ è un’associazione che prevalentemente ha come bacino di riferimento una comunità LGBTI, quindi comunità della quale la maggioranza, la stragrande maggioranza dei miei colleghi e colleghe Consiglieri e Consigliere non fa parte, essendo eterosessuale. E si può ben comprendere che magari da parte di qualcuno ci sia qualche perplessità o, meglio ancora, voglia di conoscere che tipo di esperienza si fa in quei locali. Quei locali fanno attività oggetto dell’ordine del giorno da me proposto e condiviso da molti e da molte, che è un ordine del giorno che si basa sulle attività che BLQ Checkpoint fa, l’unico in Italia, non a caso nato a Bologna e che, come il capogruppo del mio partito ha correttamente sottolineato in maniera importante, ha portato dei risultati assolutamente positivi relativamente a tutto quel meccanismo di prevenzione. Accompagnato alla prevenzione, ci sta anche l’informazione tra queste attività. E nel fare informazione, mi permetto di sottolineare che lasciare le persone da sole o dire “arrangiati”, non sia sinonimo di fare un’informazione tosta e incisiva, ma quello accade quando l’informazione non si fa, quando dei temi non se ne parla, quando si tace su problematiche o su questioni che non si conoscono. In quel momento si fa indifferenza, e io credo che le amministrazioni non possano essere indifferenti, perché è con l’indifferenza che si lasciano le persone da sole, a prescindere dall’avere o meno figli che, ricordiamo, è una cosa meravigliosa, ma può anche essere una scelta o a volte nemmeno essere una scelta. Io credo che la coscienza appartenga a tutte e tutti noi qua dentro, appartenga all’Amministrazione comunale, al Comune di Bologna, ai cittadini e alle cittadine, a cui dobbiamo dare delle risposte e se la risposta è indifferenza, significa lasciarli soli e lasciarle sole. E siccome nessuno vuole essere lasciato solo e non si vuole lasciare solo nessuno, questo ordine del giorno va ad apportare e a migliorare dei servizi, che la Regione ha appena rifinanziato. Servizi tenuti in considerazione dal Comune proprio perché non vogliamo essere indifferenti, ma vogliamo intervenire in maniera migliorativa, positiva per tutta la comunità di cittadini e di cittadine bolognesi, ai quali sono rivolti questi servizi ottimali e che ancora una volta ci fanno essere un’eccellenza nel nostro Paese.
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