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Con la c.d. "schedatura" delle scuole più o meno aperte sul tema delle differenze di genere, Family day e Forza Italia non solo dimostrano di non rispettare valori laici fondamentali della nostra Costituzione, ma tradiscono anche il piano dei valori cristiani più autentici, che costoro dicono di rappresentare e difendere.
Tra i principi fondamentali della Repubblica, pluralismo e rispetto delle diversità sono nell'art. 3 della nostra Carta Costituzionale, che sancisce il principio di uguaglianza sul piano formale e su quello sostanziale.
La nostra Carta fondamentale è l'insieme dei valori di un Paese che usciva da una disastrosa dittatura, intrisa di razzismo, da cui voleva prendere le distanze.
L'adozione nelle scuole, nel rispetto dell'autonomia scolastica invocata anche dalla Ministra Valeria Fedeli, di programmi o iniziative educative improntate al rispetto delle differenze di genere, va inquadrata appunto in questo senso, come compimento della missione fondamentale di rimuovere quanto impedisce un'uguaglianza sostanziale tra cittadini e la libera partecipazione di tutti alla vita sociale.
Ma l'uguaglianza delle persone, la tolleranza, sono anche il portato del messaggio cristiano (Nuovo Testamento, Gesù che predica l'amore per il prossimo e accoglie tutti, anche la Maddalena).
Il Family day e Forza Italia che invece discriminano, selezionando le scuole a loro avviso più o meno aperte, più o meno tolleranti alle differenze, tradiscono l'essenza stessa dell'essere cattolici e cristiani.
Un atteggiamento di chiusura che si rivela come il peggiore dei fanatismi e che giunge a rinnegare il senso profondo della "caritas" cristiana.
Grave che un partito di centrodestra come Forza Italia, che si definisce moderato, abbracci questa causa: si realizza così una distorsione, uno "snaturamento" degli stessi ideali e valori di cui si fa portatore.
Non è certo erigendo steccati ideologici o muri fisici che si potrà comprendere la complessità del reale.
La Storia ha sempre tragicamente smentito esperimenti di "purezza", passando per tragedie come Olocausti, "pulizie etniche" variamente interpretate, deportazioni, torture, "muri" e frontiere.
Identificare il diverso, ovvero lo straniero, come nemico (termini non a caso etimologicamente e semanticamente vicini, "hostis", nemico, e "hospes", ospite) ha prodotto i più grandi disastri dell'umanità.
Liste di proscrizione, schedature, bollini, evocano i più foschi momenti delle dittature, anche recenti.
Abbiamo tristemente conosciuto i "bollini" rosa per gli internati omosessuali dei campi di concentramento. Oggi i bollini hanno altri colori (rosso, giallo, verde), ma non per questo sono meno pericolosi.
Ricadere in simili dinamiche significa non essersi immunizzati da certe derive.
Historia magistra vitae, credevano gli antichi.
Purtroppo, oggi, pare non essere così.
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