6 aprile Giornata Mondiale dello Sport

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  • Roberta Li Calzi

6 aprile Giornata Mondiale dello Sport

Oggi si celebra la Giornata Mondiale dello Sport per la Pace e lo Sviluppo, istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 23 agosto del 2013: il 6 aprile del 1896 si disputarono ad Atene i primi Giochi olimpici dell’era moderna. 

Una ricorrenza che, purtroppo, cade in un periodo di pandemia che ha costretto, per la prima volta in tempo di pace, al rinvio delle Olimpiadi in programma a Tokyo dal 25 luglio al 9 agosto, posticipate al 2021. Infatti, l’accelerazione dei contagi in tutto il mondo ha fatto precipitare una situazione che fino a metà marzo vedeva ufficialmente sia il Cio sia il Governo giapponese sulla linea di una conferma di Tokyo 2020.

Oggi questa ricorrenza assume quindi un significato ancora più profondo. Le misure di emergenza imposte al fine di arginare la diffusione del virus hanno sortito effetti deterrenti per chiunque pratichi attività fisica.

Conscio di questo stato di cose, il Comitato Olimpico Internazionale ha scelto di sposare l’appello dell’ONU, incentivando tutte le realtà coinvolte nell’iniziativa a impegnarsi per uno sforzo globale che possa incoraggiare le persone a rimanere attive e mantenersi in salute nonostante le restrizioni.

Lo scopo di questa Giornata è invitare gli Stati, la stessa Onu, le organizzazioni internazionali competenti, la società civile e gli enti interessati a impegnarsi per sottolineare il ruolo cruciale che la pratica sportiva riveste e per rimarcare il valore fondamentale dello sport come fattore di integrazione sociale e convivenza civile.

Lo sport riveste un ruolo di non secondaria importanza anche sul fronte della tutela ambientale: attività fisica e natura rappresentano, da sempre, un binomio indissolubile per il benessere del pianeta.

Quando corriamo, pedaliamo o camminiamo interagiamo consapevolmente con la natura che ci circonda, impariamo ad apprezzarne i contorni e le sfumature.

“Lo sport, con i suoi valori di rispetto, dialogo e comprensione, contribuisce allo sviluppo e alla realizzazione degli individui. Dallo sport scaturiscono azioni e riflessioni per trasformare e migliorare le nostre società”. Con queste parole il direttore generale dell’Unesco ha introdotto le linee programmatiche del cosiddetto Piano di Kazan, un accordo multilaterale volto ad armonizzare le politiche sportive e gli obiettivi di sviluppo sostenibile dei Paesi membri delle Nazioni Unite.

Il piano è entrato in piena operatività nel 2017, nell’ambito della sesta Conferenza Internazionale dei Ministri e alti Funzionari responsabili per l’Educazione fisica e lo Sport e risalta il ruolo che lo sport riveste in direzione di obiettivi di primaria importanza dell’Agenda 2030, come l’economia verde, la resilienza delle città, la salubrità degli ambienti e la parità di genere.

E allora non possiamo non accorgerci di come tutto questo sia incredibilmente attuale, tant'è che in risposta alla situazione venutasi a creare a seguito della diffusione del Covid-19, la Giornata dello Sport per lo Sviluppo e la Pace di quest’anno è dedicata alla salute che deriva dalla pratica sportiva e, allo stesso tempo, a incoraggiare solidarietà, un senso di comunità e uno spirito di squadra.

Nelle emergenze, in fasi di ricostruzione post conflitti o disastri - ha dichiarato Alessandro Tappa, presidente di Sport Senza Frontiere - lo sport offre un grande contributo nel riunire comunità divise, aiutare chi ha subìto traumi, ridurre la vulnerabilità dei più deprivati.

Dopo la chiusura progressiva delle scuole e dello sport, i più colpiti sono proprio i giovani che provengono da nuclei familiari disagiati. Per questo sono di fondamentale importanza tutte quelle attività messe in campo dalle realtà sportive al fine di garantire la cura del benessere psico-fisico dei minori.

Stare a casa, infatti, non significa per le famiglie dover trascorrere tutto il tempo sul divano, davanti alla tv, mangiando in maniera poco sana. Gli esperti sono concordi nel ritenere che l'esercizio fisico sia necessario non solo per non accumulare chili di troppo ma anche per tenere alto l'umore, smuovendo le endorfine, dette non casualmente "ormoni della felicità". 

In questa giornata, sono tante le atlete e gli atleti che, via social, fanno vedere come sia possibile mantenere l'allenamento anche stando a casa propria.

Se saremo capaci di rispettare le regole, senza scontrarci tra noi e mettendo in campo lo spirito di squadra tipico dello sport, da questa situazione usciremo più forti. 



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